Cremona e Crema le città delle “3 T” forse 4
Cremona delle “3 T”
Cremona è conosciuta come la città delle 3 “T”: Turòon, Turàs, Tetàs ovvero Torrone, Torrazzo e Tettone.
E’ nota per essere la patria del Torrone sin dal 1836 quando Enea Sperlari fondò il suo primo negozio di dolciumi facendo la sua fortuna e quella di tutto il territorio inventandosi il torrone. È anche la città del Torrazzo ovvero la “torre”, che affianca il Duomo, più alta d’Italia con i suoi 111 metri. Ed infine le Tettone (pare che, da sempre, le cremonesi abbiano una “marcia” in più, ma in questo periodo ancora poco primaverile non ci è stato possibile poterne dare conferma. Ai più giovani la terza “T” viene “raccontata come la “T” di Ugo Tognazzi, essendo nato a Cremona uno dei più noti attori del 900.
Crema delle “3 T”
Un’altra città della provincia di Cremona si contende il titolo delle tre “T” ed è Crema. Con i suoi 33.000 abitanti è la città più popolosa della provincia, dopo il capoluogo. Le tre “T” di Crema hanno lo stesso significato, ma mentre a Cremona c’è la quarta “T” di Tognazzi, a Crema hanno prontamente aggiunto la “T” di Tortelli.
Il Tortello Cremasco è un’antica ricetta del luogo preparata tirando una sfoglia molto sottile con un ripieno dolce a base di grana, amaretti, uva sultanina, cedro candito, un biscotto speziato, il mostaccino, e spezie varie. Questa tipica ricetta viene celebrata con una festa cittadina, molto sentita nel mese di agosto ed alla quale accorrono da ogni dove della provincia.
Quindi è guerra tra Cremona e Crema? Assolutamente no. Ognuno si tiene la sua quarta “T”, con Cremona che vanta anche il titolo di Città Capitale Mondiale del Violino e della Liuteria.
A Cremona nacque Stradivari
La città conta più di 200 botteghe “artigiane” (che naturalmente si avvalgono, oggi, di strumenti altamente tecnologici) di liuteria – l’antica arte di costruzione del violino e di altri strumenti a corda. Qui è nato anche un Museo del Violino a ricordare che uno dei più noti liutai di tutti i tempi, Antonio Stradivari, nacque proprio a Cremona tra il 1643 e il 1649 (non è dato sapere con certezza la data di nascita). Oggi il nome di Stradivari è sinonimo di “violino di eccellenza superiore” nel mondo intero e il valore commerciale di antichi “Stradivari” raggiunge cifre da capogiro. A Cremona ha sede una prestigiosa Scuola internazionale di liuteria che accoglie e forma ogni anno studenti provenienti da ogni parte del mondo.
Visita a Crema da Milano e ritorno
Siamo capitati per caso, provenienti da Milano, proprio nel bel mezzo di una nuova festa cittadina che quest’anno con la sua 1^edizione celebra il Salame Nobile Cremasco.
Nella centralissima Piazza Duomo dove ha sede anche il Comune, decine di stand gastronomici, hanno celebrato questo insaccato che da secoli fa parte delle abitudini culinarie della città assieme al “Salva” un formaggio DOP che Crema ha fatto suo da tempo immemorabile. Pare che il nome Salva derivi dal termine “Salvare” quando le abbondanti mungiture primaverili producevano latte che se non trasformato in formaggio sarebbe servito ad annaffiare i campi.
Quindi da quest’anno Crema avrà un motivo ed una data in più per attirare turisti e curiosi di buon palato. Molto seguito e rinomato in tutta la regione anche il Carnevale cremasco, ma di questo vedremo di riparlarne: un’ottima scusa per ritornare a visitare la città.
Il ritorno da Crema
Chiudiamo questa nostra breve visita, nel cuore della pianura padana raccomandandovi, per quanti volessero fare un tour nel capoluogo Lombardo, di porre un po’ di attenzione nelle metropolitane meneghine. Sulla linea gialla, dove eravamo in transito, in meno di mezz’ora abbiamo assistito, ed in un caso sventato, a ben tre tentativi di borseggi. Purtroppo questi sono i disagi che si riscontrano un po’ in tutte le grandi città. Ne faremmo a meno, ma è un problema sociale rilevante e da non sottovalutare. Ma queste sono altre storie. Per il 99,9% del nostro soggiorno non possiamo che raccomandarvi Torrone, Torrazzo e Tettazze.
Redazione GlobeToday’s World Stuttgart