Coronavirus: La Liguria allestisce la prima nave ospedale
Coronavirus e emergenza. Nasce un importante iniziativa della regione Liguria, per affrontare la pandemia a livello di strutture sanitarie. Da Genova, la città simbolo delle Quattro Repubbliche Marinare e di Cristoforo Colombo, la soluzione unica nel suo genere, non poteva che venire dal mare. Ed ecco infatti pronta la prima nave ospedale: un traghetto di Grandi Navi Veloci.
La nave ospedale della regione Liguria
Nel giorno in cui arrivano notizie critiche dalla Regione Lombardia, che risulta essere l’epicentro del contagio da COVID-19, una nuova speranza per chi ha contratto il virus sta prendendo sempre più concretezza in Liguria.
GNV “Splendid”, è il nome di battesimo della nave allestita ad ospedale dedicato all’emergenza. La nave è composta da tre ponti, uno dei quali sarà già in parte operativo e pronto a ospitare i primi 25 degenti già da giovedì della settimana entrante. Prima del via, il presidente della Regione Liguria Toti, l’Assessore alla Sanità Sonia Viale, e l’Amministratore Delegato di GNV, Matteo Catani, dovranno effettuare una visita di sopralluogo per constatarne lo stato dei lavori.
La GNV Splendid può ospitare 300 pazienti
L’imbarcazione potrà ospitare fino ad un massimo di 300 pazienti. Inizialmente arriveranno dagli ospedali liguri, per poi fungere anche da supporto alle regioni limitrofe (Lombardia in primis, vista la situazione di grande stress a cui è sottoposta la sanità della regione).
La degenza durerà da 7 giorni fino a un massimo di 20, e si concluderà solamente in caso di tampone ad esito tassativamente negativo. Nel caso in cui, dopo venti giorni l’esame di verifica dovesse risultare ancora positivo, i pazienti saranno dimessi con obbligo di domiciliazione.
La funzione cruciale della nave
Il traghetto avrà la funzione cruciale di poter accogliere quelle persone che non necessitano più di cure specifiche o di emergenza, ma che ancora per motivi di salute o per tempistiche di convalescenza non possono essere mandate a casa.
Questo aiuterebbe gli ospedali a liberare molti posti che potranno quindi accogliere ulteriori emergenze, dando maggior respiro alla situazione gestita al meglio dalle ASL.
La situazione comunque continua a destare preoccupazione per il continuo numero di casi in aumento. (allo stato attuale, sono riportati 20.603 casi, 1.809 deceduti, 2.335 guariti, 1.672 ricoverati in terapia intensiva per un totale di 24.727 casi).
Medici e staff operativo
La GNV “Splendid” inizierà ad essere operativa con uno staff di 6 medici, 15 infermieri, 12 operatori socio-sanitari, 2 assistenti sanitari. Quotidianamente ci sarà la visita di un esperto di Malattie Infettive con l’assistenza a distanza di altri esperti degli ospedali genovesi Galliera e San Martino.
Alcune cabine saranno allestite come ambulatori, i pasti saranno preparati sempre in loco, dai cuochi della nave che seguiranno le direttive della ASL.
Rimane l’incognita per il futuro completamento dello staff medico a bordo, in quanto pare manchino Infettivologi specialisti e specializzandi, ma che si conta comunque di trovare in tempi adeguati.
Possibili altre 3 imbarcazioni
Questo dovrebbe essere solo il primo di tre traghetti ed una nave da crociera, tutte appartenenti a Grandi Navi Veloci, che verranno adibiti ad ospedali galleggianti dedicati all’emergenza coronavirus.
Ad aprire il portafogli sarà la Protezione Civile e l’armatore, che otterrà comunque agevolazioni e sgravi. Importante è anche il coinvolgimento del Rina che avrà il compito di certificare tutti gli allestimenti necessari sulla imbarcazione.
Nonostante sembri un progetto da fantascienza, allestire una nave ad ospedale può risultare più facile di una struttura su terraferma, essendo questa già dotata di sistemi di areazione adeguati, spazi pubblici separati, porte antincendio e un impianto di rifiuti e delle acque in grado di sostenere dei flussi importanti.
La collaborazione tra pubblico e privato porta a risultati “cinesi”
I tempi di realizzazione sono stati definiti da molti “di ispirazione cinese”, vista la celerità (per la Splendid in totale si parla di circa 7 giorni, mentre per le altre due potrebbero volercene 10), aspetto che nel contesto non ha alcuno scopo al di là dell’impellente stato di necessità di supporto sanitario.
Tutto questo dimostra che se c’è collaborazione tra istituzioni pubbliche e aziende, si possono raggiungere risultati impensabili.
Speriamo che un giorno, ci auguriamo sia il più vicino possibile, finita l’emergenza, quello che è accaduto sia monito per tutti e stimolo a cambiare il modo di agire. Di tutti!