‘’Come restare’’ ce lo spiega in musica LeUltimeParoleFamose
Il nuovo singolo di LeUltimeParoleFamose, in featuring con Zibba (Altafonte/Boc Music Group/Lab22)

Valentina Lattanzi: LeUltimeParoleFamose
Quando si dice ‘’le ultime parole famose’’ si sottintende un po’ ironicamente che al di là delle parole, mancano i fatti. Se poi vogliamo approfondire di più, Karl Marx ebbe a dire: ‘’Le ultime parole sono per gli sciocchi che non hanno detto abbastanza.’’ Allargandoci verso la letteratura, il grande artista Michelangelo Pistoletto nel 1967 pubblicò un libro titolato proprio ‘’Le ultime parole famose’’ e come non ricordare quello di Altan in edizione con Mondadori.

Tutto questo straordinario retroterra sarà sicuramente servito da stimolo a Valentina Lattanzi, romana, trasferitasi a Milano perché è lì che la musica trova la sua fucina creativa.
Naturalmente il suo ultimo progetto si chiama LeUltimeParoleFamose: linguaggio diretto, attuale, astratto e anche imprevedibile. Tra il parlato e il cantato, una alternanza di emozioni e riflessioni e un contenuto forte che la identifica in uno stile tutto suo: non scontato e con grazia ci propone anche cantautorato e l’hip hop insieme.
E nel 2023 tutto questo sfocia con una collaborazione con Zibba e pubblica “FL” seguito da “Luci Rosse” e “Kintsugi”. Nel luglio 2024 esce “NsN” primo feat. con Il rapper Dunbo.
‘’Come restare’’: l’ultimo brano
Dopo quello con Dunbo intervenuto nel brano “NSN” (Niente Salva Niente), LeUltimeParoleFamose propone l’ultima fatica, il singolo ‘’Come restare’’ qui accompagnata dalla voce calda e suadente del cantautore Zibba nella doppia veste di producer dell’artista e come seconda voce nel brano. Prossimamente dopo il singolo nascerà il primo EP della cantante. Come abbiamo scritto sopra, la carica creativa dell’artista è molto grande e questo brano è nato senza averlo programmato, così, spontaneamente in sala di registrazione e prima di lanciarlo sulle piattaforme di streaming è stato testato con successo sui social.
‘’Come restare’’ ribadisce come se ce ne fosse ancora bisogna che le relazioni e i conseguenti rapporti siano complessi, non è mai facile prendere decisioni, cambiare, si rischia di trascurare sé stessi focalizzandosi sull’altra parte. Il risultato condizionato da quell’mantra continuativo ‘’Va tutto bene’’ alla fine non sposta nulla, rimaniamo fermi e nulla è cambiato.


Se vuoi ascoltare ”Come restare” CLICCA QUI.
Intervista a LeUltimeParoleFamose
“Come Restare” è nato in studio da una improvvisazione, è la prima volta che ti capita o normalmente nasce da una situazione classica, ossia viene da un’ispirazione che ti porta a scrivere e costruire un brano?
No, non è la prima volta che un mio brano prende vita in studio. In questo caso, l’ispirazione per COME RESTARE è nata una sera a casa: semplicemente mi ero messa al pianoforte ed è uscita di getto. Poi l’ho portata in studio da Zibba, quando era ancora una bozza e l’abbiamo finita di lavorare insieme. Invece, per esempio, la canzone FL è nata completamente in studio da lui: ci siamo lasciati ispirare dal momento e, in un pomeriggio, l’abbiamo finita. Quindi sì, dipende. Ci sono canzoni che escono di prepotenza, altre per cui ci vogliono mesi per inquadrarle. L’importante è ascoltare e lasciar fluire il processo. Penso che siano le canzoni a decidere dove e quando nascere.
La frase “Va tutto bene”, in realtà è quasi sempre l’esatto contrario, lo si dice nei momenti di crisi. Il tuo ‘’va tutto bene’’ nel testo della canzone che significato ha?
Sì, esatto, è proprio l’opposto. Anche nel brano, la frase “Va tutto bene” volevo che prendesse il significato di un’autoconvinzione. Infatti, viene ripetuta più volte con l’intento di trasformarsi in una sorta di mantra, qualcosa che spesso utilizziamo per tranquillizzarci quando ci troviamo in situazioni difficili. La finalità era quella di rappresentare in maniera ironica, un invito a non prendere in giro se stessi o l’altra persona coinvolta, ma piuttosto, trovare il coraggio di affrontare il confronto. Perché è solo grazie al dialogo che si può migliorare ciò che non ci fa stare bene in qualsiasi tipo di relazione.
Il titolo stesso, “Come Restare”, lascia pensare che manchi un punto di domanda. Si parla di cambiamento nelle relazioni, un tema che può fare paura, non è vero?
Assolutamente, i cambiamenti fanno sempre paura, soprattutto all’inizio, ma sono altrettanto necessari. Personalmente però, la staticità, sia nelle relazioni che nella vita in generale, mi mette ancora più paura.
Una canzone cantata da chi l’ha scritta rappresenta un po’l’artista stesso. Il tuo Valentina è un linguaggio particolare, parli, canti, non c’è un confine tra le due cose. Ti faccio mille domande in una: qual è il tuo stile musicale, che artista sei, cosa vuoi comunicare, perché ti esprimi in questo tuo modo così unico?
La scelta di esprimermi alternando parlato e cantato non è stata razionale; si è evoluta col tempo. In questo, mi ha aiutato molto Zibba, che mi ha consigliato di iniziare a esplorare il mio range vocale basso, perché solitamente cantavo solo nel registro medio-alto o alto, dimenticando tante sfumature della mia voce. Quindi, l’alternanza tra cantato e parlato è nata di conseguenza. Amo le sfumature di entrambi i linguaggi: il parlato lo vedo come un modo più diretto di esprimermi, quasi come se fossi in una conversazione faccia a faccia con chi mi ascolta.
Il cantato, invece, poggiandosi sulla melodia, conserva una dimensione meno terrena, quasi magica, che rappresenta il “superpotere” della musica stessa. Per rispondere alla tua seconda domanda, mi identifico più come una cantautrice, la parola “artista” mi crea un po’ di soggezione.
Attraverso la mia musica spero di riuscire a comunicare nel migliore dei modi qualsiasi tipo di argomento, senza censure, con la speranza che le persone possano rispecchiarsi in ciò che scrivo, sentirsi capite e meno sole. Mi sono ripromessa di parlare sempre di ciò che conosco, per mantenere prima di tutto la sincerità nella mia musica: è la cosa che ho più a cuore. Il mio genere? Non saprei definirlo con precisione. Potrei sintetizzarlo come: cantautorato urban, personalmente amo l’R&B, il jazz, l’indie, il soul, il lo-fi e l’hip-hop. Come dicevo prima, alla fine lascio che sia la canzone stessa a guidarmi, non sono legata a un genere specifico ma piuttosto a un mondo sonoro, a una dimensione che amo e che spero di riuscire a riassumere al meglio.
Valentina la prima domanda che faccio io e che ti farebbe chiunque: il tuo nome d’arte, LeUltimeParoleFamose, sembra più un aforisma che uno pseudonimo. Com’ è nata questa scelta?
Sì, è vero, Le Ultime Parole Famose somiglia più a un aforisma che a uno pseudonimo. Come nome d’arte è nato quasi per caso, perché è una frase che dico spesso e che, vista la mia natura un po’ maldestra, mi rappresenta perfettamente. L’ho inteso inizialmente come un modo per dire: “Ecco fatto, le ultime parole famose”, qualcosa che suona deciso e importante ma che finisce spesso in modo imprevisto o goffo. Inoltre, amo l’autoironia e cerco di inserirla, anche in maniera sottile, nelle mie canzoni, perché credo sia un modo sano e leggero di affrontare la vita. Poi, riflettendoci meglio, ho capito che questo nome può avere anche un altro significato, e questa sua dualità mi piace molto, diciamo un significato più serio: le ultime parole famose, per esempio, possono essere quelle pronunciate nei momenti cruciali, che lasciano un’impronta nella storia.
E così, questa frase è diventata ancora più significativa per me perché rappresenta il contrasto tra la mia personalità caotica e a volte, impacciata, e il mio desiderio di comunicare qualcosa di profondo e rilevante attraverso la musica. È anche un modo per esorcizzare le mie imperfezioni, con la speranza di riuscire a creare qualcosa che possa lasciare un segno positivo in chi ascolta.
Il tuo linguaggio musicale, come il tuo nome, è un po’ rivoluzionato. Prima di pubblicare il pezzo, hai scelto di spoilerarlo sui social. C’è una ragione dietro questa scelta? Pensi che i social ti diano una visibilità e un’identità più forte della canzone stessa?
In realtà, è stato Zibba a propormi l’idea di far uscire il pezzo subito sui nostri profili Instagram come freestyle, appena l’abbiamo finito di cantare. Mi ha fatto riflettere sul fatto che stiamo dimenticando che la musica è libertà di espressione, una necessità, e che stiamo diventando sempre più schiavi di strategie preconfezionate: “fuori venerdì a mezzanotte”, con l’ansia di entrare nelle playlist, come se senza di esse non “esistessi”. Umanamente, questo approccio mi ha fatto molto bene. Mi ha insegnato tanto e mi ha anche aiutato a ritrovare quella leggerezza che stavo perdendo nello scrivere musica.
Abbiamo finito la canzone quel giorno, l’abbiamo registrata “buona la prima”, perché volevamo che fosse più sincera possibile. Eravamo ispirati e abbiamo colto l’attimo. Camilla (la sua compagna) ha fatto il video con il telefono, ed è stato tutto molto spontaneo. È stato stupendo perché secondo me la musica deve essere fatta così, deve essere pura libera espressione.
Hai già un palmarès ricco, e poi c’è la collaborazione con Zibba con “FL”, seguito da “Luci Rosse” e “Kintsugi”. Non dovrei neanche farti questa domanda, ma com’è nata la collaborazione con Zibba e come si lavora con lui?
Ho conosciuto Zibba partecipando a una sua masterclass di scrittura creativa, nel suo laboratorio Lab 22. L’ultimo giorno del corso ci ha chiesto di fargli ascoltare alcune delle nostre canzoni, così da lì ci siamo scambiati i numeri ed è iniziato il nostro lavoro insieme. Mi sta insegnando tantissimo e soprattutto dando il tempo necessario per crescere come autrice con la libertà artistica di sperimentare. Non è una cosa scontata, quindi mi ritengo molto fortunata. Oltre ad essere un grande artista, è anche un eccellente insegnante.
E poi quest’anno è uscito “NsN”, il primo featuring con il rapper Dunbo. E nel 2025?
Sì, “NsN” (che sta per “Niente salva Niente”) è stato il mio primo featuring, ed è una collaborazione di cui sono davvero felice. Dunbo è un grande artista oltre ad essere anche un amico. Lavorare insieme è stato naturale sin da subito, ci siamo divertiti molto e sono davvero soddisfatta del risultato finale, soprattutto di come siamo riusciti ad amalgamare i nostri due stili.
Per quanto riguarda il 2025, ci sono tante novità in arrivo, ma non voglio svelare troppo! Posso solo dire che ci sarà molta nuova musica, pronta a coronare questo percorso che ormai va avanti da un anno. Non vedo l’ora di farvi ascoltare quello su cui stiamo lavorando con Zibba e, soprattutto, di portare questo progetto dal vivo insieme ai miei amici della band.

