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Chi sarà il prossimo Papa?

Tra realtà, profezie e nuovi orizzonti del Papato

Papa - Chi sarà il prossimo Papa?
Chi sarà il prossimo Papa?

Oggi, mentre nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma ospita la tumulazione della salma di Papa Francesco, il mondo cattolico – e non solo – si interroga sull’avvenire della Chiesa. Chi sarà il prossimo discendente di Pietro? Quale figura e quale visione guideranno la Chiesa in questo momento tanto delicato della sua storia?

Mai come adesso, la scelta del nuovo Pontefice avviene in un’epoca attraversata da crisi spirituali, tensioni geopolitiche e profonde trasformazioni sociali. E in questo clima di precarietà, riemergono, quasi naturalmente, antiche profezie: quelle di Malachia, di Nostradamus e di altri veggenti che, nei secoli, hanno tentato di delineare il cammino del Papato e della Chiesa fino alla fine dei tempi.

Le profezie di Malachia: siamo davvero al “Petrus Romanus”?

Attribuite a San Malachia, arcivescovo irlandese del XII secolo, le Profezie dei Papi prevedono una serie di motti latini correlati ai futuri Pontefici. L’elenco termina con una figura enigmatica: “Petrus Romanus”, Pietro il Romano, che regnerebbe “tra molte tribolazioni“, guidando la Chiesa verso una nuova prova finale. Secondo l’interpretazione tradizionale, Papa Francesco sarebbe stato l’ultimo Papa prima di “Petrus Romanus”. Questo fa ritenere che il prossimo Pontefice potrebbe incarnare proprio quella figura, anche se gli studiosi dibattono se tale profezia vada letta in senso letterale o simbolico. Alcuni ritengono che il riferimento a “Pietro” non indichi necessariamente il nome anagrafico, ma un richiamo allo spirito originario della Chiesa.

Nostradamus e il “Papa nero”

Anche il celebre astrologo francese del ‘500 Nostradamus accenna, nelle sue criptiche quartine, a un tempo di grandi mutamenti religiosi, parlando di un “Papa nero” o di una Chiesa travolta da conflitti interni. Il termine “nero” è stato interpretato in vari modi: alcuni hanno ipotizzato un Pontefice proveniente dall’Africa o dall’America Latina, altri hanno letto la “nerità” in senso simbolico, come oscuramento o crisi spirituale. In tutti i casi, le profezie di Nostradamus sembrano evocare un periodo di forti conflitti e di un nuovo orientamento del ruolo della Chiesa nel mondo.

Altre visioni e profezie

A queste si aggiungono le visioni della monaca tedesca Anna Katharina Emmerick, vissuta a cavallo del 7/800. che parlava di una “Chiesa delle tenebre” contrapposta a una “Chiesa fedele“, e le premonizioni della Madonna di Fatima riferite a persecuzioni e rinnovamenti nel corpo ecclesiastico. Tutti questi vaticini sembrano convergere su un punto: il prossimo Papa avrà il compito titanico di guidare la Chiesa in un marasma di grandi sconvolgimenti globali. Sarà un tempo di discernimento, purificazione e forse anche di rinascita.

Un nuovo orizzonte per il Papato

Al di là delle profezie, la realtà presenta già sfide concrete: la secolarizzazione avanzante in Occidente, la crescita del cattolicesimo nel Sud del mondo, le richieste di riforma interna su temi come il celibato, il ruolo delle donne e la gestione delle crisi. Il nuovo Pontefice sarà chiamato a compiere scelte coraggiose, probabilmente con una visione più globale e meno eurocentrica, in un tentativo di conciliare la tradizione con le esigenze di una umanità in rapido mutamento. Se sarà “Petrus Romanus“, o un “Papa nero“, o semplicemente un pastore chiamato a nuovi orizzonti, solo il tempo potrà dirlo. Quel che è certo è che la storia della Chiesa si appresta a scrivere la sua pagina definitiva.

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