Globe Today’s

Notizie quotidiane internazionali

Chaplin, quando il fisico è «troppo»

Chaplin: Dabs - Tramontin
Luca Dabs Profondo Rosso Torino

Rubrica “Lo sport nelle immagini”

Anche nella comicità la percezione del corpo e lo sforzo fisico sono primari e non abbastanza valutati. Ma a volte (come nella vita) quando un fisico si impone e resta impresso, finisce per oscurare altri talenti che, se si abbinassero a un corpo normale, sarebbero cantati e decantati.

Charlie Chaplin compositore ad esempio, chi lo sa, chi se lo ricorda? Chi tiene presente che con altre musiche il suo «Tempi moderni» sarebbe «meno» di quello che è, è stato e sarà sempre?

Non sono assolutamente una critica cinematografica, casomai un’ingenua ed entusiasta scopritrice di cose nuove legate al mio nuovo lavoro di produttrice.

Ma questo è il bello: mi stupisco anche di come certi aspetti umani passino inosservati se appartengono a qualcuno e vengano invece moltiplicati per dieci se appartengono a un altro, anche nel cinema e nella fiction. La risposta (molto spesso se non quasi sempre) è: IL CORPO.

Chaplin compositore

Il Chaplin compositore ad esempio lo ho «scoperto» girovagando per Vevey, nella magnifica Svizzera francese (Romandia) dove in pochi chilometri di costa si passeggia tra i luoghi che hanno ispirato «Smoke on the Water» dei Deep Purple, il museo-casa Chaplin, il centro Kokoschka e altre delizie di sport, paesaggio, storia e cucina.

Secondo Stan Laurel era il peggior suonatore di violoncello mai esistito. Infatti, doveva farsi aiutare a comporre, ma parliamo di molti minuti come si usava all’epoca del muto. Non voglio nemmeno fingere una competenza in proposito, quindi mi guardo bene dal voler essere esaustiva, ma segnalo quello che mi ha colpito di più e vi invito ad approfondire a parte da fonti più autorevoli.

Quando «musicava», Chaplin veniva spesso pressato per mettere delle musiche comiche: lui invece voleva musiche fiabesche ed eleganti che contrastassero e quindi mettessero in luce la goffaggine e i guai. Geniale no? Niente musiche “da ridere” quindi, ragionava «per contrasto».

Impostava musiche adatte al corpo insomma, chiedendo grandi sforzi a orchestre e collaboratori ovviamente di vertice. Ma «sapeva lui» quale contrasto con il suo corpo serviva dagli archi e dalle percussioni.

I molti, vari e diversi corpi in Sport Crime

Scusatemi, anche in Sport Crime si procede spesso così: Luca/Dabs sa che per un placcaggio o un tuffo servono quelle due scale, le pensa, le registra con qualche strumento, poi va in uno dei suoi posti preferiti (al Digital Lake Studio di Verbania), fa vedere la scena o la mima direttamente placcando Alberto e Alessandro Gallo. Poi decidono insieme se serve un piano alla Chopin o una stecca di chitarrone elettrico alla Tramontin.

E questo determina la percezione dei molti, vari e diversi corpi (abili, diversi, professionali o felicemente amatoriali all’amatriciana) che vedete nella serie.

Verified by MonsterInsights