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Batteri o virus? Antibiotico o no? Lo sa “il naso elettronico”

Batteri o virus? Antibiotico o no?

Antibiotico o no?

Batteri o virus? Antibiotico o no?  Lo sa “il naso elettronico”.

Il naso elettronico è un test condotto in stile etilometro, sente il respiro e ti dice, o dovrebbe dirti se hai un raffreddore o una semplice influenza, oppure se hai un infezione e allora occorre un antibiotico.

La differenza non è di poco conto

Intanto l’antibiotico, fu scoperto quasi casualmente dallo scienziato Alexander Fleming, è va usato esclusivamente sotto prescrizione medica, in soggetti colpiti da batteri, cioè da organismi mono cellulari quali lo streptococco. Per esempio se siamo afflitti da polmonite o faringite. Da infezioni insomma. Peraltro l’uso smodato di antibiotici, comporta un’aumentata  resistenza di virus e batteri con conseguente inefficacia degli stessi antibiotici.

Nel caso invece di influenza, mal di gola, tosse, insomma i mali dell’imminente autunno, l’antibiotico non è efficace, perché il nostro malessere è dovuto a un virus, non a un batterio, cioè a microorganismi piccolissimi, costituiti da materiale genetico DNA per esempio e proteine , detto in soldoni e, che si riproduce esclusivamente, all’interno delle cellule del nostro corpo. La cura va fatta con farmaci anti infiammatori, per esempio la classica aspirina.

Il progetto BreathSpec

James Covington della Warwick University, è lo scienziato che ha  sviluppato il “naso elettronico”.

Questa università britannica , fa parte di un consorzio di cinque aziende o associazioni, che ha sviluppato il progetto BreatSpec.

Il progetto BreathSpec® secondo quanto scritto sul sito ufficiale, “mira a sviluppare un dispositivo rapido e non invasivo in grado di diagnosticare infezioni batteriche o virali attraverso un’analisi del respiro ad altissima sensibilità.”  

Sempre secondo BreatSpec, la “missione” è frutto della consapevolezza che i batteri resistenti agli antibiotici, causano ogni anno venticinquemila decessi prematuri nella sola Europa.

L’obiettivo dichiarato del professor Covington è di ridurre del 20 % il numero di pazienti a cui vengono prescritti farmaci.

I test e i conseguenti risultati, sembra diano ragione a questa ipotesi.

I numeri, infatti, confermano questa percentuale, derivante dalla sperimentazione condotta in diciotto mesi, su più di 1100 persone e in ben sette ospedali della Gran Bretagna. Le percentuali hanno dimostrato un grado di successo, pari al 80%. Ottimo risultato, anche secondo l’intero staff di medici e analisti.

Ma come funziona “ il naso elettronico”

In pratica è un dispositivo medico, in altre parole uno strumento utilizzato a fini medici, per diagnosticare, in poco tempo, se si è afflitti da infezioni batteriche, o se si è colpiti da virus. Oppure se invece è un semplice raffreddore o al contrario, un falso allarme.

Il principio è un po’ quello dell’etilometro. Il palloncino cosi temuto, dagli automobilisti per verificare il proprio tasso alcolemico. Ecco, la polizia ti dice se sei in grado di guidare o se al contrario, devi essere fermato. Il “naso” invece ti dice se stai bene o no. In quest’ultimo caso, cos’hai e quali medicinali occorrano per guarire.

Fermare i batteri è importante come fermare gli automobilisti indisciplinati, si evitano gravi conseguenze in entrambi i casi.

Quindi coraggio: c’è chi è capace a dire “no allo smartphone in vacanza“, cosa volete che sia una “soffiatina”  di pochi secondi in quel tubo che analizza il respiro dai !

Prevenire e meglio che combattere. Sempre. In tutti i casi!

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