Agliè borgo nel Canavese: magnetico, storico, poetico
Agliè borgo nel Canavese
Oggi andiamo ad Agliè, borgo del Canavese a pochi passi da Torino, circondato da un magnetismo da copertina. Qui si possono visitare dimore storiche, ascoltarne gli incanti poetici e passeggiare tra le sue dolci colline. Proprio in questa stagione d’autunno inoltrato, foliage e scatti fotografici saranno perfetti per mostrare i colori di questa realtà romantica ed elegante. Castello Ducale compreso, ovviamente.
Magari dopo una breve passeggiata nella celebre Villa il Meleto che la poesia del noto Guido Gozzano e la sua signorina Felicita hanno reso immortali. Custode dei tesori della narrativa del Bel Paese. E residenza estiva cara al poeta. Oggi come ieri luogo di ispirazione di giovani scrittori. Nelle sue mura e cornici dandy vengono organizzati infatti eventi culturali legati a diverse forme di espressione artistica. La villa liberty il Meleto è museo-cartolina. Un periodo dove eleganza ed estetismo rimangono visibili ancora oggi negli arredi e oggetti originali presenti nel salotto di Nonna Speranza. Nella sala da pranzo, nello studio con la biblioteca e nella camera da letto di Guido Gozzano.
“Un dolce paese che non dico”
“Un dolce paese che non dico” veniva descritto così Agliè dal poeta Gozzano: una bellezza che sa di cose semplici e felicità, di legame con il territorio, di passato e presente uniti.
E ancora infatti tutto questo si coglie lungo le strade strette del borgo: un imperdibile viaggio alla scoperta di sette secoli. Tra duchi, principi e re sì che si sono passati le chiavi del Castello Ducale, fino a diventare Patrimonio dell’Unesco nella cornice delle Residenze Reali del Piemonte dal ’97. Si sono susseguite e intrecciate le vicende non solo dei marchesi di San Martino e dei Valperga sullo sfondo sanguinoso delle lotte guelfe e ghibelline. Della stirpe dei Savoia, tra cui il Conte Rosso, il Duca del Chiablese, ma anche quelli di altri illustri proprietari che hanno nel corso degli anni donato forme e rimaneggiamenti dei parterres, di torri, di fontane e apparati decorativi regali visibili in parte ancora oggi nelle trecento stanze incorniciate nel maestoso giardino.
Agliè borgo della “Bella Italia”
La storia, l’arte della buona tavola made in Italy e il buon vino della Bella Italia in questa fetta di Piemonte sono a disposizione di tutti i turisti. Di certo premieranno l’ospitalità e le peculiarità del luogo. Le vigne storiche dell’Erbaluce sono infatti inserite nei tour delle strade del vino del canavese, che poco hanno da invidiare a quelle delle Langhe e Monferrato in fatto di produzione e gusto.
Se infatti per rimanere in tema di poesia “il vino è fatto per la gente che lavora e merita di berne”, per citare Baudelaire, non possono mancare delle piccole tappe alle aziende vinicole locali, dove tra l’altro i più curiosi potranno scoprirne le famose strutture a pergola.
E dopo questo piccolo tuffo nelle vigne della campagna piemontese ritorniamo ad assaggiare i segreti della cucina del borgo: gli immancabili torcetti di Agliè!
Del resto anche il patrimonio dell’Italia ci insegna che curiosarne attraverso i suoi sapori diversi è scoperta della ricchezza del nostro Paese. Arte, segreti, curiosità, tecniche di cucina, connessione di stili è anche viaggi fuori e dentro gli schermi di alcune serie TV tra cui Elisa di Rivombrosa, la Bella e la Bestia e Maria José.
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