3 volti dell’Emilia Romagna in 3 giorni
3 aspetti dell’Emilia Romagna

Giorno 1
Un itinerario di tre giorni per scoprire tre lati dell’Emilia Romagna: storia, enogastronomia e divertimento. La prima tappa è un territorio nascosto al turismo di massa l’Appennino Tosco Emiliano con i suoi piccoli borghi e scorci. La Pietra di Bismantova e il borgo di Castelnovo ne’ Monti. La prima è un altopiano calcareo dell’Appennino Reggiano, dalle pareti scoscese, classificato come sito di interesse comunitario e in parte compreso nel territorio del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.



II suo aspetto è sicuramente particolare ed imponente e di lei si trovano tracce nella Divina Commedia, ma ciò che è davvero interessante della Pietra è la sua storia che risale al Paleolitico superiore e le leggende che la riguardano e che narrano di un castello presente sulla cima nel 600 D.C. Il borgo di Castelnovo ne’ Monti è un piccolo scrigno di splendidi scorci come quelli del lavatoio o di piazza delle Armi e nei tanti bar e ristoranti. Il centro storico tra vicoli e casette colorate, di origine medievale, è invece il luogo dove degustare la cucina locale: antipasti a base di erbazzone, allo gnocco fritto, salumi e formaggi, fino ai tortelli, rigorosamente fatti a mano. E poi imperdibile è una tappa alla Latteria Sociale Casale di Bismantova, dove, in un ambiente genuino e incontaminato, il Parmigiano Reggiano, vera eccellenza del territorio, è prodotto fin dal 1948!
Giorno 2
Il secondo giorno ci spostiamo in riviera a Rimini per scoprire il lato storico della capitale dei divertimenti. Partiamo dalle origini. Rimini è stata fondata nel 268 a.C. dai Romani col nome di Ariminum, in un sito frequentato già dalla Preistoria. La cinta muraria della città comprendeva anche gli attuali resti dell’Anfiteatro Romano costruito nel II secolo d.C. Si tratta di una costruzione molto grande, a forma ellittica, che in epoca romana aveva il compito di ospitare giochi gladiatori, scontri fra uomini, solitamente schiavi e prigionieri, e animali. Il pubblico poteva decidere la sorte del gladiatore sconfitto: l’urlo “missum” lo rendeva libero, il pollice in giù decretava la sua morte.



Imperdibile è anche l’Arco d’Augusto, il più antico arco romano esistente è oggi uno dei simboli della città, ma senza dubbio il vero fulcro è Piazza Tre Martiri. Un tempo il punto d’incontro fra il decumano, oggi Corso d’Augusto, e il cardo, oggi Via IV Novembre-Via Garibaldi, era il Foro Romano. Adesso conosciuta come Piazza Tre Martiri e prende il nome da tre giovani partigiani qui uccisi nel 1944, è il luogo dove trascorrere la serata: ricca di gelaterie, bar e negozi. Dopo cena una breve passeggiata sino ad arrivare alla Torre dell’Orologio che svetta sugli edifici, raffigurando anche un quadrante con calendario e fasi lunari. Immediatamente sotto fu costruito un Monumento ai Caduti.
Giorno 3



La terza tappa è riservata alla Repubblica di San Marino. Incastonata nella parte centro settentrionale dell’Italia e confinante con l’Emilia Romagna e le Marche, è una delle mete ideali per la famiglia. Partite da Borgo Maggiore e prendete poi la funivia per salire fino a San Marino e raggiungete Piazza della Libertà, dove si trova il bellissimo Palazzo Pubblico che merita una visita. Spostatevi poi a visitare le tre torri: la prima vicina alla Basilica del Santo, è detta Torre Guaita, la seconda Torre, chiamata anche Cesta e poi la Terza Torre, detta Montale: sebbene sia visitabile solo esternamente, vale la pena vederla anche soltanto per scattare qualche foto.
